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Il contratto di espansione

Il contratto di espansione, erede del contratto di solidarietà espansivo, permette di agevolare il turn over generazionale favorendo l’alternanza di professionalità. Introdotto nel 2019 in forma sperimentale consente di gestire le situazioni di esubero con l’accompagnamento alla pensione dei colleghi più anziani e, proprio per questo, viene considerato dalle aziende uno strumento importante, soprattutto adesso che si prospetta lo sblocco dei licenziamenti entro il 31 Ottobre 2021.

Si struttura sulla riqualificazione dei lavoratori e si avvarrà anche del Fondo nuove competenze. È previsto un periodo di cassa integrazione di 18 mesi anche non continuativi; la riduzione dell’orario, invece, non può consistere in una percentuale settimanale o mensile inferiore al 30%.

Per ciò che riguarda, invece, il ricambio generazionale e l’accompagnamento verso la pensione dei più anziani, la soglia di accesso è per le aziende sopra i 500 dipendenti, benché per il 2021 possano usufruire dello strumento anche le organizzazioni con almeno 250 lavoratori, limitatamente al solo accompagnamento a pensione (e non quindi alla cassa integrazione per formazione); di certo, quindi, la norma troverà più diffusa applicazione nel prepensionamento.

L’iter procedurale

L’azienda intenzionata ad accedere al contratto di espansione dovrà avviare una procedura di consultazione con le organizzazioni sindacali, specificando quali siano le cause della riduzione dell’orario e il numero di lavoratori interessati.

Rispetto al contratto di solidarietà difensivo, attraverso il quale è ammessa una riduzione media d’orario non superiore al 60% e una riduzione massima individuale del 70%, nel contratto di espansione è minore il limite massimo di ricorso alla solidarietà, ma si può decidere di collocare in sospensione a zero ore alcuni lavoratori per un periodo massimo di un anno e mezzo.

Lo scivolo pensionistico, che può coinvolgere lavoratori che si posizionino al massimo a cinque anni dalla decorrenza di pensione di vecchiaia o anticipata, pare ad oggi l’elemento più interessante per le aziende che decideranno di avvalersi del contratto di espansione, poiché permetterà di effettuare un turn over generazionale inserendo in organico persone giovani con maggiori competenze digitali, accompagnando nello stesso tempo alla pensione i più anziani senza particolari traumi perché, nel periodo di attesa, potranno di godere di un assegno il cui importo è pari alla pensione maturata fino al momento di cessazione del rapporto.

Il contratto di espansione
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